Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione

SHARE THIS :-)

venerdì 20 maggio 2011

Noi non chiamiamo albero il seme custodito nella mela, eppure nella sua essenza lo è.....

Gioele Lothar, il dono più grande che il Signore potesse farmi...

 MORBIDA DUNA

Nei miei fianchi LIBERI, capaci dell'incantesimo che rubò un respiro al cielo per poi farne carne t'accolsi.....
Fianchi MAGICI che portarono il tuo sacro peso per il tempo del tuo divenire
da cellula a scheletro, da seme a frutto...
Fianchi GENEROSI pervasi d'energia divina sotto la cui morbida duna ti custodii e modellai...acqua ed argilla....
Su quei fianchi e nel mio ventre t'avvolsi nella calda mia coperta di sogni e lì ti tratteni....
....Per nove mesi ....
Ti protessi tra i miei fianchi, dentro me; nel più grande e calmo dei mari...calde acque dalle quali emergesti scivolando tra le mie braccia smaniose di te..
E, mentre i tuoi piedini, solletico d'ali di farfalla, indugiavano ancora sui miei fianchi, la tua bocca cercava la sua radice...
Cominciai ad allattarti, come l'ACQUA nutre la TERRA........................

Nota: mi è difficile esprimere emozioni razionalmente, solo in versi riesco a liberare le acque incatenate dai miei timori..
Ringrazio di cuore il mio amico Marco, poiché con il suo intervento, mi ha permesso di veder restaurata la foto che ho pubblicato.

Nessun commento:

Posta un commento

UN POST IMPERDIBILE

VITE STRAORDINARIE: INGEGNER CARLO SEMENZA

Sono contenta che Gioele, mio figlio, sin dall'età di otto anni, abbia preso a modello un grande uomo e professionista del passato, un ...