Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione

SHARE THIS :-)

Visualizzazione post con etichetta Ladri di Libri. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ladri di Libri. Mostra tutti i post

sabato 10 marzo 2018

DIARIO DI UNA SCRITTRICE






Ho appena terminato di leggere un'opera di una delle più formidabili penne inglesi di tutti i tempi: Virginia Woolf.
Il libro s'intitola 'A writer's diary', in italiano 'Diario di una scrittrice'.


IL LIBRO

"Mi chiedo: sarò mai capace di rileggerlo? Verrà mai il tempo in cui reggerò la lettura di un mio scritto stampato senza arrossire, senza rabbrividire, senza il bisogno di cercare riparo?"

Virginia Woolf cominciò a tenere un Diario nel 1915 e continuò a scriverlo fino al 1941, quattro giorni prima della sua morte quando lei, in un freddo mattino di Primavera scrisse la sua lettera d’addio a Leonard, suo marito, per poi velocemente giù verso il fiume Ouse, lasciando le sue carte in disordine, tutte le revisioni del suo ultimo saggio 'Mrs Tale' nel cestino e un immenso numero di fogli sparsi per la sua stanza.

Il diario originale, composto da fogli bianchi rilegati con carta colorata di Varese prima della sua pubblicazione, fu oggetto di un’attenta scrematura ad opera di Leonard, ma nonostante i tagli a cui fu sottoposto, esso offre una visione completa sia della donna che della scrittrice Woolf. Un'autrice
timorosa di non essere compresa e, per questa ragione, costantemente in cerca di approvazione; un consenso che lei ricercava nonostante il suo livello di consapevolezza di possedere delle doti straordinarie (di cui lei stessa era spaventata) fosse alto; una donna fragile, insicura, quanto nel contempo, determinata e acuta; una creatura di grande talento costantemente in bilico tra felicità e depressione, ma in possesso di uno strumento che ella sapeva gestire con logica non priva d’ardore: la sua scrittura.
Il Diario, quindi, ci offre un quadro psicologico e d’insieme della vita e dei pensieri di Virginia, delle sue idee, paure, frequentazioni, opinioni e ci catapulta nel mondo in cui lei stessa concepì e partorì i suoi capolavori dalla Signora Dalloway 


La foto-invito nel gruppo 'Ladri di libri'
Qualche tempo fa, nel mio gruppo di bibliofili abbiamo dedicato una lettura collettiva proprio a 'Mrs Dalloway'

Tra un atto e l’altro, nei suoi saggi e recensioni, nelle sue lettere. L’autrice inglese ci prende per mano come solo lei sa fare e ci accompagna fino a quando il nostro voltapagina s’interrompe e ci lascia annichiliti, con la segreta speranza di poterla vedere riemergere dalle acque da cui si fece inghiottire per riprendere la conversazione con i suoi fogli e con noi.


La camera di Virginia alla Monk's House
Visita la Monk's House

"Questo insaziabile desiderio di scrivere qualcosa prima di morire, questo senso divorante della febbrile fugacità della vita, che mi fa avvinghiare, come un uomo a una roccia, alla mia sola ancora."
Virginia Woolf


Arrivati all'ultima pagina, restiamo in quella condizione di sospensione e con il desiderio di vederla di nuovo alzarsi dal letto e sedersi nella sua ‘loggia della scrittura’ con la tavola di legno poggiata sulle ginocchia, o seduta allo scrittoio vicino alla stufa ad olio, con la penna stretta tra le mani infreddolite ed intenta a scrivere le sue annotazioni, il suo sentire così pregno di lei e di noi che non ci stancheremo mai d'amarla.


Alla prossima!







martedì 27 marzo 2012

SCRIVERE ED ALTRE ATTIVITÀ


Routine: preparo una lezione di francese
Quanti quaderni, fogli e foglietti ho accumulato durante l’Inverno appena trascorso!

E’ più forte di me: appena la nebbia del quotidiano si dirada ecco che emergono da quel grigiore parole e pensieri dalle mille cromie ed io, stregata e resa impotente dal loro gioioso o tragico incantesimo, succube del loro potere, impugno la penna e abbatto la diga che farà scorrere tutto l’inchiostro.
Ammaliata da questa stregoneria vado avanti imperterrita ad annotare un po’ tutto: a volte,  per non far scappare via i fiocchi di parole che piovono da un cielo che mi ammalia senza sosta, 
addirittura utilizzo scontrini del supermercato o il retro dei biglietti del bus...

Che buffa devo sembrare quando, in coda alla cassa, mentre le altre signore disquisiscono di prezzi ed offerte, frugo nell’aria alla ricerca delle mie parole, quelle che mi servono per creare delle pozioni fatte d’immagini e di pillole di emozioni superbe.
Alchimie che mi fanno felice.
Mai preteso di essere compresa, perché so che non è facile.
Devo precisare poi, che la mia attività di pennaiola scribacchina, in questo periodo, si sta muovendo in più direzioni, il che, per me è normale, data la mia natura duttile, camaleontica e pluridimensionale.
Tuttavia cerco di canalizzare le mie inesauribili energie in alcune direzioni che, seppure antitetiche, mi entusiasmano!
Nelle ultime settimane, infatti mi sto dedicando alacremente, sia all’organizzazione di alcune strofe che dovrebbero produrre liriche in versi sciolti, che alla rutilante biografia di una mente Illuminata e cioè quella del Conte Ingegnere Lapo Farinati degli Uberti.



Bellezze naturali e non: la natura e le capacità dell'ingegno umano a confronto


Davanti a una centrale: Joey mi ricorda G. dal Piaz
In  parallelo, inoltre, sto portando avanti la lettura collettiva di un’opera a me cara, poiché rappresenta uno degli emblemi di una corrente letteraria che, assieme a quella Scandinava amo, e cioèMrs. Dalloway’, una pietra miliare che porta la firma di Virginia Woolf, una delle regine della letteratura Inglese.
Quest’ultima iniziativa credo avrà un seguito e già sto caldeggiando quale testo proporre ai miei squisiti (aggettivo molto ricorrente negli scritti dell’autrice sopracitata) utenti di ‘Ladri di Libri’, il punto di riferimento di tanti bibliofili da me fondato e amministrato in quel contesto (che per la verità non amo particolarmente, ma che mi è utile all’uopo di diffondere un po’ di cultura libraria!) che porta il nome di Facebook.
Anche l’attività di fotografa procede, così come quella di tutor e di ‘digabonda’, ora però declinata in ‘impiantista’, dato che il raggio d’azione del mio tecnico di casa, si è da qualche mese ampliato.



Tra le mie creazioni annovero anche questa!
Il 'mio' amatissimo 'Ladri di Libri....













domenica 17 aprile 2011

W i Ladri di Libri!



'Un uomo che legge ne vale due'
Per questo siamo orgogliosi di essere Ladri di Libri!

ISCRIVITI ANCHE TU AL NOSTRO GRUPPO!!
ladridilibri@groups.facebook.com





I LIBRI sono umanità stampata

i LIBRI sono immortale saggezza 
i LIBRI sono fari nel mare del tempo 
i LIBRI sono conoscenza umana e divina 
i LIBRI sono giardini da tenere in tasca 
i LIBRI sono armi che non uccidono 
i LIBRI sono viaggi per viandanti pazienti 
i LIBRI sono barricate contro il tedio 
i LIBRI sono specchi che ci riflettono 
i LIBRI sono insegnanti pazienti ed amici fedeli 
i LIBRI sono asce per i ghiacci dentro noi 
i LIBRI sono telescopi che ci avvicinano a tutto ciò che è lontano 
i LIBRI sono il nostro sangue ed il nostro pane 
i LIBRI sono l'essenza della vita....

                                                                                                                       

                                                                       Debora S.


UN POST IMPERDIBILE

VITE STRAORDINARIE: INGEGNER CARLO SEMENZA

Sono contenta che Gioele, mio figlio, sin dall'età di otto anni, abbia preso a modello un grande uomo e professionista del passato, un ...