Oggi sento il peso dei mie anni. Quando capita, tutto s'ammanta d'ombra.
E' in questi frangenti che amo ricordare una bambina paffutella e taciturna.
Una bimba dagli occhi e dai pensieri che non si posavano mai.
Una piccola donna che scivolava sotto le lenzuola, puntava le ginocchia verso l'alto e, nello spazio aperto di quel tendone, con gli occhi sgranati lasciava nascere e scorrere gesta di cavalieri e principesse, di mostri e di elfi.
Quella bimba ero io.
Così quando fuori, o tra le pareti di casa, impazzava il temporale, si accendeva la mia magia; una volta nascosta la testa sotto il rettangolo di cotone, i rumori divenivano bianchi e il sipario stregato si schiudeva su quanto di più incredibile e sfavillante io avessi mai visto!
Il cielo di tessuto, poi era un manto prodigioso; i suoi fiori, le sue tinte unite, i suoi pois rappresentavano un firmamento che mi faceva sentire sulla pelle il respiro delle cose, anche quelle lontane...
Sapevo sognare ad occhi aperti. Cominciai così a scrivere ciò che vedevo.
Se abbassavo le palpebre sul paesaggio dei miei pensieri calava la nebbia, i colori divenivano scuri e gli oggetti oscuri.
Oggi continuo a scrivere e quelli che erano racconti rubati a mondi stregati, anche se da favole si sono mutate in 'visioni'.
Oggi, come un tempo, la mia mente ricama ad occhi aperti.
Se li chiudo, come allora, vedo ancora bruma e si sa, che la vita, come le poesie ha bisogno di Luce.....
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