Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione

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lunedì 28 maggio 2018

MARBLEEXPERIENCE3: ALESSANDRO MOSTI ART SCULPTURES

                                                             

TERZA TAPPA 
#marbleexperience




<Fantasticare con la mente e con il cuore, poi modellare con le mani i propri sogni ed emozioni>
         Alessandro Mosti



'Evoluzione' a Marina di Massa
Quando percorrevo il nostro lungomare, capitava sovente di ritrovarmi con il naso all'insù ad ammirare una statua.

Vuoi per la sua verticalità e vuoi per i soggetti rappresentati, io rimanevo lì, estasiata e rapita dalla dimensione libera, vasta e celeste in cui mi proiettava questa incantevole opera in marmo che il suo autore ha titolato 'Evoluzione'.
Per cui, quando tutto il team I.F.T.S. è stato dirottato da Giacomo Rutili, al Laboratorio del fautore di questo elemento che mi magnetizzava tanto, ossia Alessandro Mosti non potevo che essere emozionata e curiosa.
Che dire? 
Entrare nello studio di un artista, che produce opere proprie, così come sculture su commissione per Maestri di calibro internazionale e quotatissimi, è come metter piede in un sacrario; lo si fa quasi in punta di piedi ed in religioso silenzio.
Nel capannone, dove Alessandro lavora ci aggiriamo tra materia candida solida e polverizzata; ci sovrastano forme di pregiata fattura; sculture che richiedono tempo, dedizione e un talento che caratterizza solo pochi eletti.
L'attitudine, frammista alla passione per l'arte scultorea, traspaiono dalle parole e persino dal viso di Alessandro; quando parla del suo operato e dei giorni trascorsi a curare pazientemente dettagli delicatissimi con pazienza certosina, gli si illuminano gli occhi. 

Sono occhi che dormono poco, ma si sa come sono gli artisti...la loro mente è sempre accesa ed Alessandro dice che a lui bastano quattro ore di sonno ed è già pronto per un nuovo giorno tra attrezzi, idee e materia da modellare. 
Un dettaglio de 'Il sogno' 
Fame di fare Arte, la definirei.E non mi stupisce quando l'artista apuano, con estrema semplicità ed umiltà, ammette di aver manifestato il bisogno di creare sin da bambino.
Con grande candore, e questo è eloquente, racconta a noi tutti un aneddoto che per me è davvero significativo:
in prima superiore gli venne chiesto di svolgere una verifica di matematica. Alessandro la riconsegnò dopo averla svolta, ma al posto di numeri, formule e calcoli, l'insegnante trovò una serie di formidabili disegni.....
Dopo poco tempo iniziò a lavorare in un laboratorio e cominciò così a fare ciò che più di ogni altra cosa desiderava: dare vita alla materia. 
Oggi lui è in ciò che modella e ti sembra che il marmo, dopo il suo tocco, respiri...






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