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Lo sguardo assorto del giovane remèr |
Circa un mese fa, in un villaggio a tema 'arti marinaresche', allestito en plain air, a La Spezia mi imbatto prima in un giovane remèr e successivamente in un simpatico fabbro baffuto e dall'aria naif.
Quest'ultimo mi sorride e mi fa cenno di avvicinarmi al suo tavolo da lavoro che, nel suo caso, è un carretto di metallo sopra il quale è poggiato un grosso incudine.
Mi comunica che forgerà per me una foglia della quale mi farà dono e desidera che io segua da vicino le fasi di questa delicata e sapiente serie di operazioni.
Al che mi dispongo di fronte a quello che mi appare come una specie di laboratorio ambulante e, dopo avere configurato la reflex, scatto qualche foto....
Con un pedale il fabbro aziona un piccolo mantice che mantiene i carboni ardenti al fine di mantenere il ferro da plasmare rovente.
Echeggia nell'aria vespertina il tintinnio del martello, mentre con dovizia e pazienza l'artista compie la sua magia...
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Ultimi colpi di martello per definire la forma della foglia.. |
Perplessa scrollo la testa; vorrei rispondere un' ovvietà e cioè che quel frammento di natura riprodotta in metallo non è altro che un ornamento, ma preferisco tacere..
Al che lui, divertito dal mio ingenuo disorientamento, m'illumina: -Questa è la foglia di Eva mia bella signorina. Non è di fico, ma mi creda che è molto più sicura...'.
Non ho dubbi caro amico!
Sorrido e scatto l'ultima foto ad uno scorcio di mondo che va scomparendo....
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