
Lo vedevo come lo vedo ora: saggio, forte, buono, attento e altruista; una specie di guerriero della vita, un difensore dei più deboli, un paladino dei sani principi e dei buoni sentimenti, perchè ovunque lui vada ha persone che lo stimano e che gli vogliono bene come fosse uno di famiglia. E' conosciuto come una brava persona e un infaticabile lavoratore. Papà....
Il suo braccio e quella mano grande, quando si poggiavano (e si poggiano, grazie a Dio, tuttora) sulle mie spalle erano un nido caldo e sicuro per me; sapevo che nessuno mai sarebbe stato al suo pari. E nessuno, ad eccezione di mio figlio Joey, lo è stato. Inarrivabile...
Pur avendolo sempre visto pochissimo, sul trono più alto siede Lui, seppure non abbiamo mai trascorso una vacanza assieme, non mi abbia mai portata al parco o al cinema come fanno tutti i padri con i loro figli. In compenso, da bambina mi portava in viaggio con lui e, nel tempo, mi ha insegnato a guidare la moto, la macchina, il camion...e soprattutto mi ha sempre parlato.
Il fiume libero di pensieri e parole che sono sempre andata cercando, l'ho trovato solo in questo gigante buono e sono contenta d'aver preso quasi sempre in considerazione i suoi saggi consigli, perchè le poche volte che non l'ho fatto ho compiuto quegli errori che poi, per tutta la vita, ti lasciano quei sensi di colpa che il tempo non riesce a cancellare.
Ascoltandolo, ho evitato tanti sbagli.
'Ma sei una donna adulta, devi avere più libertà...e prenderti i tuoi spazi....' mi si è detto.
Ma papà che tanto sa e tanto fa per me, mi ha insegnato la parola più importante: RISPETTO, verso il prossimo, ma anche e soprattutto verso me stessa.
Babbo..♥
PS: vogliate perdonarmi il linguaggio semplice, quasi infantile, ma metrica, metafore, analogie e parole ampollose quando penso a una persona tanto importante per me, si dissolvono...
Non occorrono parole ampollose, quando è un sentimento autentico a parlare per te.
RispondiEliminaUna gran bella figura di padre, hai delineato, cara Debora.
Ti auguro un bella giornata e grazie per queste tue parole dedicate a un padre, il tuo.
Ciao,
Lara
Grazie Lara, sono contenta che ci sia chi gradisce anche queste parentesi molto cristalline, autentiche, come ho detto quasi infantili, ma è nell'infanzia che impera la purezza dell'animo e dei sentimenti!
RispondiEliminaTi dirò, ieri, influenzata, mentre sonnecchiavo e tra uno starnuto e l'altro, ho tentato di mettere assieme emozioni e ricordi per plasmarli in versi, ma non c'è stato nulla da fare: il mio codice linguistico per antonomasia, quando si tocca la figura che rappresenta il mio faro, crolla per eccesso di coinvolgimento emotivo...
Ti auguro una giornata arcobaleno:-)
Un grande il tuo Babbo... e belle queste parole. Saluti Debora,
RispondiEliminaFABIO.
Buongiorno Fabio:-)
RispondiEliminaSempre presente qui, come in 'Ladri di Libri' e sempre gentile: mille grazie per le belle parole!
Ti interessa ciò che comunico, nonostante il tuo idioma sia diverso dal mio: ti fa onore questa tua apertura mentale e, sicuramente, questa dote che possiedi contribuirà non solo a renderti un capacissimo ingegnere, ma anche un uomo con caratteristiche rare e speciali che oggigiorno, in un mondo in cui impera la volgarità e la grettezza, saprà distinguersi per il suo alto conio!
Un saluto a te, alla tua calda terra e grazie ancora per la meravigliosa poesia dedicata alla mia amata Finlandia..
:-)
PS: perchè non crei anche tu un Blog?
Ciao Debora, mi piacciono quelle cose che dici...hanno una espressività molto particolare. E anche come lo sai, imparo la tua lingua perché la cultura del tuo paese e molto interessante.
EliminaAncora non ho voglia di creare un blog... non ho tante parole come te per scrivire. Hai visto che sempre sono semplice per espressarmi.
Buona serata, ci sentiamo in LADRI DI LIBRI!!!
Buon giorno Debby.Ottimo post, pulito, trasparente, sincero....proprio come sei te.
RispondiEliminaIl babbo, per voi femminucce è sempre un faro, a differenza per noi maschietti che siamo sempre un poco più legati alla figura della mamma.Essere buoni padri oggi è difficile, molte volte si tende a diventare amici dei propri figli, confondendo le idee sia a se stessi che ai figli.
@Fabio
RispondiEliminaCiao!
A piccoli passi, visto che la forza di volontà non ti manca, sono certa che perfezionerai il livello di conoscenza della lingua che tanto ami: l'Italiano.
Nel mio piccolo, se tu avessi bisogno, potrei suggerirti letture mirate.
Ci sentiamo nel gruppo!!
Felice Venerdì:-)
@Adriano
Ciao scrittore,
mi lusinga (e conforta...) ciò che mi palesi: ti ringrazio per gli aggettivi che mi attribuisci. *.*
Tu sai che quando si comunica attraverso la scrittura ci si espone. Io lo faccio seguendo un mio impulso, ma non ti nascondo di provare puntualmente anche un certo timore dovuto al mio alto grado di sensibilità.
Riguardo all'argomento della paternità, mi trovi d'accordo: un padre deve mantenere e saper svolgere il suo ruolo!
Io con papà (babbo:-) ho un dialogo molto aperto, nonostante la nostra ideologia ‘vecchio stampo’; un dialogo libero che con nessuna donna riesco ad avere, ma lo temo anche, tanto quanto lo stimo!
Oggi purtroppo, con questo alibi della ‘Sindrome di Peter Pan’ è in atto una vera e propria fuga dalla paternità, ma anche dalla maternità.
Ciò che maggiormente mi amareggia, è constatare che sono i figli che spesso, svolgono il ruolo di padri dei loro padri.
Che tristezza vedere trentenni, quarantenni affollare al sabato pomeriggio i negozi di videogiochi quando potrebbero portare i loro bambini alla scoperta delle meraviglie del mondo e condividere con questi uomini e donne del futuro le gioie gratuite che la natura ci regala, magari anche in compagnia di un buon libro, ma non è così, anche perché alle spalle, o al loro fianco, hanno donne altrettanto vacue…
Passo e chiudo, altrimenti scrivo fino a stasera!!^_^
Dolce Giorno e un abbraccio!
Debby