La fascetta che riveste il barattolo è molto accattivante e fu realizzata, nel 1962, da Andy Warhol.
Animata da un forte impulso di possesso nei confronti dell'emblematico involucro, ho prelevato una lattina dallo scaffale e l'ho messa nel cestino della spesa.
Una volta arrivata a casa e svuotate le borse, mi è preso lo sghiribizzo di fotografare il barattolo.
Il risultato è questo:
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E adesso chi la mangia? |
La mia intenzione era di attribuire un valore estetico alla scatoletta, mentre al momento in cui è stata concepita da Warhol, essa voleva avere esclusivamente una valenza etica.
Il barattolo, infatti voleva rappresentare l’omogeneizzazione della società moderna che proponeva alimenti preconfezionati uguali per tutti.
C'è da dire che a questo soggetto l'artista americano ha dedicato anche una quantità enorme di quadri.
L’ha rappresentata a volte chiusa, altre volte aperta. Non che la cosa faccia cambiare significato all’immagine, ma la grande ripetizione del medesimo era atta forse a sfruttare i meccanismi della pubblicità, poiché il bombardamento costante delle stesse immagini, colpendo in maniera subliminale, provoca quel meccanismo del «riconoscere».
Che dire infine? Il barattolo è memorabile, un vero simbolo del gusto artistico in pubblicità, ma la zuppa....una poltiglia disgustosa..riuscirò a dimenticarla??!!!
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