Ieri sera, così, ho pensato di svuotare la mia e di fotografare ciò che conteneva.
Era (mooooolto!) meno piena del solito, perché ci sono giorni in cui sembra il pozzo di S. Patrizio: pietre, caramelle, stampe, appunti, foto, libri, gloss, posta..
E' inconfutabile che, nella sua natura ontologica la borsa vive a sé ed in simbiosi di chi la porta; per molte donna rappresenta un bell'oggetto da coordinare e da esibire.
Io, invece la amo esclusivamente perché rappresenta l'archetipo del baule, uno di quelli di una volta dove si mettevano le cose che ci erano più care.
Ho bauli, quindi di ogni foggia e colore e, quando stringo quei bei contenitori tra le mani, o li metto a tracolla, io non ho una borsa: ho una casa-mobile!
Il 'bottone giallo' ha la sua storia, perché me lo cucì ad un cappottino la mia bisnonna..
La mia borsa....
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